Estate a Confronto: Salento vs Costa degli Etruschi

Quante volte tra professionisti del turismo ci siamo sentiti dire che ogni stagione turistica è diversa dall’altra? Quest’anno la stagione estiva è andata in scena con non pochi intoppi e tante aspettative, e tra poche settimane le destinazioni turistiche inizieranno a fare un bilancio dei risultati. Per capire cosa sia successo quest’anno, abbiamo deciso di prendere due destinazioni balneari molto famose, il Salento e la Costa degli Etruschi, e le abbiamo messe a confronto.

 

Salento e Costa degli Etruschi: dati a confronto

 

Sono due destinazioni molto diverse tra loro: una in Puglia, l’altra in Toscana, condividono alcune caratteristiche nel turismo balneare, ma poi sono profondamente diverse tra loro. Sia in termini geografici che storici, i due prodotti turistici, seppur simili, si posizionano diversamente sul mercato turistico.

Le due destinazioni registrano volumi di presenze turistiche simili (4,7 milioni in Salento e 6,4 in Costa degli Etruschi; Istat 2022), ma la diversa estensione del territorio porta a due diverse concentrazioni di turismo sul territorio. Entrambe hanno un tasso di recovery rispetto al pre-Covid molto positivo (+102,8% nel Salento e +111,4% in Costa degli Etruschi) ma entrambe hanno subìto i contraccolpi dell’inflazione che tanto ha caratterizzato il turismo nel 2023.

 

Dati in real-time: l’estate del 2024

 

Uno dei trend che abbiamo notato a livello nazionale quest’anno è un’evoluzione insolita nella domanda per molte destinazioni balneari. Per evitare i prezzi elevati sperimentati nel 2023, molti turisti hanno scelto di pianificare i loro viaggi con largo anticipo, generando un picco di prenotazioni già a partire da gennaio-febbraio.

Il Salento e la Costa degli Etruschi, in questo senso, hanno registrato andamenti opposti. Nel caso della Costa degli Etruschi, la domanda turistica ha seguito il trend nazionale, con molti turisti che hanno scelto di prenotare con largo anticipo. Circa il 24,6% delle richieste si è concentrato nei mesi di gennaio e febbraio, probabilmente per evitare i rincari tipici della stagione estiva. Il Salento, invece, ha mostrato un comportamento diverso. Solo il 12,1% delle prenotazioni è stato effettuato nei primi mesi dell’anno; mentre la maggior parte dei turisti ha preferito prenotare più vicino alla data di partenza, con un picco del 45,3% delle richieste concentrato nei mesi di giugno e luglio.

Questa differenza è significativa, poiché evidenzia come la domanda turistica non si sia comportata allo stesso modo in tutte le destinazioni. Mentre alcune località, come la Costa degli Etruschi, hanno visto una forte tendenza a prenotazioni anticipate, altre, come il Salento, hanno mostrato una preferenza per le decisioni last-minute. Sarebbe interessante approfondire le ragioni di questo comportamento così diverso, per capire meglio cosa ha influenzato i turisti nel scegliere quando pianificare le proprie vacanze in queste aree.

 

I mercati fanno la differenza

 

La domanda turistica per la Costa degli Etruschi e il Salento ha reagito in modo diverso quest’anno, anche a causa dei mercati differenti a cui queste due destinazioni si rivolgono. La Costa degli Etruschi ha visto una maggiore presenza di turisti stranieri, con il 62,0% delle ricerche provenienti dall’estero, mentre il Salento si è fermato al 52,0%. Questo dimostra come la Toscana attiri un pubblico internazionale più consolidato, specialmente europeo, come i tedeschi, che tendono a programmare vacanze più lunghe. Infatti, i tedeschi, terzi per presenze sulla Costa degli Etruschi, hanno una permanenza media di 6,5 notti, segno di una pianificazione più strutturata e orientata verso soggiorni più estesi.
D’altro canto, il Salento si distingue per l’attrazione di turisti di lungo raggio, come gli statunitensi, che rappresentano il 16,7% della domanda, superando il 12,2% della Costa degli Etruschi. Tuttavia, questi viaggiatori tendono a soggiornare per periodi più brevi, con una media di 3 notti, segnalando che il Salento viene spesso visto come una tappa all’interno di un itinerario più ampio, piuttosto che come una destinazione principale di lunga permanenza.
Anche gli italiani si comportano in modo diverso tra le due mete. Nel Salento preferiscono soggiorni più lunghi, con una media di 5,7 notti, pianificando le loro vacanze con maggiore anticipo rispetto a quanto accade per la Costa degli Etruschi, dove la permanenza media è leggermente inferiore (5,3 notti). Al contrario, i francesi, terzi per presenze in Salento, hanno soggiorni di 5 notti, dimostrando una leggera differenza rispetto al comportamento più lungo dei turisti tedeschi in Toscana.

 

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