L’estate del 2022 sembra avere tutti i presupposti per segnare l’inizio della ripresa turistica: dopo gli eventi delle ultime settimane forse si ha ancora timore ad abbracciare questa speranza, ma senza dubbio (tutti noi) turisti abbiamo una gran voglia di tornare a viaggiare.
La delicatezza della situazione in Ucraina ci impone cautela nel giudicare i dati di domanda; quindi, cercheremo di seguire periodicamente l’evoluzione del mercato per avere conferma dei trend di crescita. Secondo i dati, infatti, solo negli ultimi quindici giorni (29 marzo – 12 aprile) sono state effettuate 7,8 milioni di ricerche per i pernottamenti che vanno da giugno a settembre; per un totale di circa 14,0 milioni di posti letto. I dati provengono dal Travel Data Lake di Zucchetti, il data hub che raccoglie e analizza le ricerche nei booking engine delle strutture ricettive, e ci mostrano ogni giorno cosa cercano i turisti. Riusciamo, così, a capire dove stanno pianificando una vacanza, per quante notti, qual è il periodo più richiesto, e così via.
Dal grafico sopra, possiamo vedere quali sono le destinazioni turistiche più cercate dai turisti: i valori sono espressi come indice di pressione della domanda, ponderando i dati in modo da permettere il confronto tra destinazioni che hanno diverse capacità ricettive.
Ai primi posti, due destinazioni molto note: Lago di Garda e Riviera Romagnola, due mete che da sole, nel 2019, raccoglievano quasi 50 milioni di presenze in tutto l’anno. Al terzo posto il Salento, la prima destinazione del sud Italia: la seconda la vediamo al sesto posto; ossia la Costa Settentrionale della Sicilia. Nel frattempo, al quarto posto c’è la Costa degli Etruschi in Toscana e la Riviera Veneta.
Ma non c’è solo il mare (e lago) tra le mete più cercate dai turisti: ci sono anche le città d’arte con Roma all’undicesimo posto; Milano (tredicesimo) e l’area di Bologna e Modena (quindicesimo).
LAGO DI GARDA
Il Lago di Garda è l’unica destinazione sul podio ad avere una prevalenza di domanda turisti stranieri rispetto agli italiani. Rappresentano l’84% del totale e vengono soprattutto da Germania (100; numero indice), Paesi Bassi (20), Stati Uniti (19) e Regno Unito (13).
La finestra di soggiorno è molto omogenea e poco stagionale: nonostante ci siano preferenze per soggiorni con arrivo il sabato, gli arrivi in settimana sono molto richiesti, il che rende la domanda di giugno e luglio molto stabile. Questo è dovuto principalmente a tre fattori: l’alto tasso di turismo estero, la vicinanza geografica ai confini nazionali e le particolari caratteristiche del prodotto lago.
Le aree più cercate sono Bardolino, Limone e Tremosine sul Garda, Peschiera del Garda, Garda e Lazise.
RIVIERA ROMAGNOLA
Gli albergatori che tenevano un’estate senza tedeschi possono tirare un sospiro di sollievo: stanno già cercando camere per l’estate e sono tornati ad essere il secondo mercato più importante per la riviera. Il primo mercato è quello domestico, che predomina con il 72% delle ricerche: stanno cercando pernottamenti soprattutto le famiglie, che preferiscono i soggiorni ad agosto o luglio. Anche per i tedeschi il cluster famiglie è al primo posto (100) ma c’è una forte richiesta anche dalle coppie (99). La loro permanenza media è molto alta (8,2 notti) e preferiscono i soggiorni di settembre.
Considerando le singole aree, il mercato prevalente per Rimini, Riccione, Cervia e Bellaria-Igea Marina è quello delle coppie; mentre invece per Ravenna, Forlì, Cesenatico, Savignano sul Rubicone e Cattolica prevalgono le famiglie.
SALENTO
Il Salento ha una finestra di soggiorno rispecchia la tipica distribuzione stagionale di una meta balneare: i turisti stanno cercando pernottamenti prevalentemente per i fine settimana di luglio e agosto, mentre la domanda rimane bassa per giugno e settembre. Le motivazioni sono da ritrovare in una contemporanea presenza di particolari fattori, tra i quali spiccano una domanda turistica tradizionalmente domestica e, a sua volta, prevalentemente di prossimità e una posizione geografica particolare, che ne influenza l’accessibilità.
Bisogna tuttavia evidenziare delle performance positive: la prima è proprio la quota degli stranieri. I turisti stranieri che vogliono visitare il Salento in estate rappresentano il 20% del totale. Un valore abbastanza contenuto in confronto ad altre destinazioni, ma bisogna considerare due fattori: il primo è che il Salento, nel pre-Covid, raccoglieva una quota di stranieri che si aggirava attorno al 30%; il secondo è che tra i mercati più attivi ci sono Paesi molto interessanti. Oltre ai francesi, il Salento sta richiamando l’interesse soprattutto di svizzeri e statunitensi; seguiti da tedeschi, belgi, inglesi e austriaci.
Inoltre, le vacanze che i turisti stanno cercando hanno una permanenza media alta: tra gli italiani, che rappresentano l’81% del mercato, la permanenza media è di 9,2 notti; per i francesi è del 7,8; seguiti da svizzeri (8,9), statunitensi (5,9), tedeschi (10.5), belgi (6.5), inglesi (6,7) e austriaci (9,7).
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