Cos’è successo ad Ischia, turisticamente parlando, in seguito alla recente alluvione del 2022?
Il 26 novembre 2022 una disastrosa frana travolge Casamicciola Terme, comune a nord dell’isola di Ischia, causando morti e devastando il territorio. Il bilancio è grave, e mentre ancora si lavorava per rimettere in moto la città, gli operatori locali e le associazioni di categoria iniziavano già a preoccuparsi del grave danno di immagine che avrebbero subito: le immagini del fiume di fango che attraversa le case di Casamicciola hanno fatto il giro del mondo e subito si teme per il turismo estero.
Questo non è stato un evento isolato: altri shock esogeni hanno colpito il settore turistico negli ultimi anni, e dopo il terremoto del 2017 e le frane del 2019, l’isola si stava pian piano riprendendo insieme a tutta Italia dallo stop della pandemia. Oggi, dopo poco più di due mesi dalla disastrosa alluvione, l’isola sta tornando alla normalità ed è pronta a rialzarsi in vista della prossima stagione estiva.
La preoccupazione degli operatori, però, è tangibile: non solo perché sull’isola continuano le frane (una delle ultime ha danneggiato la litoranea di Forio), ma soprattutto perché aprile è alle porte e non abbiamo ancora capito che effetto ha avuto l’alluvione sulla domanda turistica.
La reazione dei turisti
Prima del 26 novembre la domanda turistica verso Ischia era piuttosto positiva: il tasso medio giornaliero di crescita della domanda era del +5,5%, i turisti stavano programmando le vacanze di Natale e più di un terzo di loro (37,6%) stava già pianificando quelle estive.
Con l’alluvione la domanda frena bruscamente e, specialmente nei primi giorni dopo l’evento, i turisti smettono di cercare pernottamenti per Ischia. Le più colpite sono proprio le vacanze natalizie: com’è possibile vedere dal grafico sopra, il 27 Novembre la domanda degli italiani che volevano partire tra il 20 dicembre e il 6 gennaio crolla del 66%. Quello italiano, infatti, è il mercato che ha reagito in modo peggiore, soprattutto perché i volumi di ricerca sono rimasti dimezzati fino al 20 dicembre.
Anche da parte dei turisti stranieri c’è stata una contrazione della domanda, ma a differenza degli italiani è durata poco: i mercati esteri, specialmente quelli di corto raggio, hanno ripreso i loro ritmi di ricerca dopo neanche una settimana. L’alluvione non ha scoraggiato gli stranieri che, anzi, non hanno rinunciato a cercare pernottamenti per passare Natale a Ischia: Francia, Germania e Inghilterra ai primi posti per i trend di crescita.
I programmi per l’estate 2023
Altra storia invece per le vacanze estive: nella seguente infografica si vede com’è cresciuta la domanda turistica per la stagione estiva di italiani e stranieri negli ultimi mesi. Si vede chiaramente che le intenzioni di viaggio (in leggera crescita) subiscono una diminuzione contenuta per gli italiani e più marcata per gli stranieri. In entrambi i casi, però, non si può dire certo che l’evento dell’alluvione abbia strozzato la domanda perché altrettanto chiaramente si nota una forte crescita a partire dal 20 dicembre in poi.
Anche rispetto allo scorso anno, dove però c’erano meno stranieri, il trend della domanda era sostanzialmente questo: cioè una curva molto piatta in ottobre e novembre che cresce energicamente da metà dicembre in poi. Da questi dati possiamo realisticamente dedurre che i turisti, sia italiani che stranieri, non hanno ritenuto l’alluvione di Casamicciola una ragione valida per smettere di programmare una vacanza ad Ischia.
Il turismo della prossima estate, almeno secondo le intenzioni attuali, sarà composto principalmente da italiani (32,7% del totale) che faranno viaggi mediamente lunghi (con una permanenza media di 6,5 notti) e preferiranno viaggiare in coppia (66% del totale). Emerge, poi, il mercato statunitense: gli USA sono al secondo posto con una quota del 17,6% e anche se tendono a fare viaggi più brevi (3,9 notti in media) si stanno concentrando soprattutto nel mese di giugno.