Nel panorama odierno, dove i dati sono diventati una risorsa preziosa, emerge una verità fondamentale: senza ricerca, il dato non ha valore. Questa è la filosofia che guida Lybra e in questo breve articolo vogliamo raccontarvi perché questa visione è cruciale per tutta l’industria turistica.
La ricerca: l’anima del dato
Mettere in discussione il proprio lavoro e condividere i dati con la ricerca accademica non è un compito facile. La forza dei big data risiede nella capacità di osservare fenomeni in modo dettagliato e aggiornato, un’abilità che solo pochi anni fa era impensabile nel turismo italiano. Oggi, siamo in grado di seguire il turista in ogni sua mossa e, potenzialmente, conoscere ogni aspetto del suo comportamento. Questo potenziale illimitato consente alle aziende del settore di diventare più competitive e ottimizzare al meglio le proprie risorse; tuttavia, questo è anche il principale punto debole dei big data.
Maneggiare i dati e renderli statisticamente affidabili richiede un lavoro intenso: pulizia, anonimizzazione, normalizzazione e campionatura sono processi fondamentali per poter utilizzare i dati in modo significativo. Questo impegno è spesso complesso e richiede risorse significative da parte delle aziende. Ma consegnare il lavoro di anni nelle mani del mondo accademico è un’arma a doppio taglio: da un lato, conferisce maggiore autorevolezza e fiducia verso chi utilizza questi dati per prendere decisioni strategiche. Dall’altro, espone le aziende a un profondo processo di revisione delle proprie metodologie.
Un Impegno Necessario
Siamo orgogliosi di vedere molte aziende italiane di big data accettare questa sfida, impegnando risorse per costruire solide basi statistiche. Questa è una filosofia che anche noi di Lybra siamo felici di abbracciare: crediamo fermamente nel valore della ricerca, motivo per cui negli ultimi anni abbiamo collaborato con numerose università italiane per ampliare e migliorare le nostre tecnologie. Un esempio concreto del nostro impegno è il nostro primo articolo scientifico, presentato prima alla XV Riunione Scientifica SISTUR e poi al convegno Data Science & Social Research dell’Università Federico II di Napoli. In questo articolo, abbiamo descritto dettagliatamente il processo di estrazione, pulizia e normalizzazione dei nostri dati. Il nostro obiettivo? Trasparenza, ma anche l’opportunità di mettere in discussione questo processo e invitare il mondo scientifico a partecipare a quello che consideriamo un impegno rivolto a tutto il settore turistico.
Una Visione per il Futuro
La collaborazione con il mondo accademico è una scelta strategica che guarda al futuro. In un mondo in cui i dati diventano sempre più centrali, avere una base scientifica solida è essenziale per rimanere competitivi e rilevanti. La combinazione di dati di alta qualità e ricerca avanzata può portare a innovazioni che rivoluzioneranno il mercato. Senza ricerca, dunque, il dato non ha valore. La trasparenza e la collaborazione con il mondo accademico sono fondamentali per garantire l’affidabilità dei dati e promuovere una cultura della qualità. Questo approccio non solo rafforza la nostra posizione nel mercato, ma contribuisce anche al progresso scientifico e tecnologico del settore turistico.