La finale tra Zverev e Medvedev si è appena conclusa e Torino, con l’inaspettata vittoria del tedesco, che aveva perso gli ultimi 5 confronti diretti, che già la città si sta preparando per la Coppa Davis.
Sono state settimane all’insegna dello sport per il capoluogo piemontese, che si riconferma come la capitale del tennis italiano. Dopo il classico appuntamento con gli Internazionali BNL d’Italia a Roma, quest’anno (e per i prossimi cinque) la città di Torino ospiterà le Nitto Atp Finals, l’evento tennistico più importante mai tenutosi in Italia. Dal 14 al 21 novembre si sono sfidati i primi otto giocatori e i migliori otto doppisti della classifica mondiale ATP.
Secondo i dati della Regione Piemonte, l’evento ha avuto un impatto importante: sono stati venduti circa 120 mila biglietti per il Pala Alpitour ed i visitatori provenivano da ben 60 Paesi, con un incasso totale che si aggira attorno ai 15 milioni di euro, per non parlare dell’indotto. Il primo mercato coinvolto è sicuramente quello turistico: i grandi eventi, soprattutto se internazionali, hanno sempre avuto un grande impatto sul turismo locale, impatto che si rafforza con i dati provenienti dai Booking Engine delle strutture ricettive, che esprimono i trend di ricerca dei turisti.
TREND. Con l’avvicinarsi dell’evento la domanda è indubbiamente cresciuta, ma soprattutto ha reagito ad alcuni eventi specifici: le ricerche dei pernottamenti sono iniziate ad aumentare già dalla fine di ottobre, ma durante i primi giorni di novembre se ne è registrato un aumento considerevole. In particolare il 2 novembre, giorno in cui è stata presentata la fase italiana della Coppa Davis, le ricerche sono aumentate del 14,6% rispetto al giorno precedente. La pressione della domanda ha continuato ad aumentare nei giorni seguenti, fino ad un secondo picco: il 12 novembre, dopo il sorteggio dei gironi delle ATP Finals, le ricerche hanno avuto un incremento del 45,1% rispetto al giorno prima. Tuttavia, come si nota dal grafico in copertina, le intenzioni di viaggio non hanno mantenuto lo stesso trend e con l’inizio del torneo sono diminuite sensibilmente. I fattori coinvolti potrebbero essere anche non legati all’evento sportivo (pensiamo, ad esempio, all’aumento dei contagi), ma indubbiamente le intenzioni di viaggio verso Torino sono crollate in una settimana.
Sicuramente gli alberghi torinesi avranno ricevuto pochi last-minute e tanti soggiorni brevi: le ricerche per i pernottamenti nel periodo 14-21 novembre, infatti, hanno una permanenza media di 1,8 notti e le ricerche per una sola notte rappresentano il 36% del totale.
Anche in merito alle provenienze il dato è molto concentrato: il mercato domestico domina la domanda, con una quota del 65,6%, mentre gli stranieri rappresentano il restante 34,4%. Tra loro, al primo posto i vicini francesi con il 5,6%; seguono i tedeschi (4,8%), gli statunitensi (4,2%) e gli svizzeri (3,9%).
Non ci resta, quindi, che aspettare la Coppa Davis, per la quale le ricerche stanno già aumentando ad un tasso medio giornaliero del 2,7%, per incoronare ufficialmente Torino come capitale italiana del grande tennis.
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