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Destination nasce per dare alle destinazioni la possibilità di agire attivamente sul futuro e di abbandonare l’analisi passiva dei dati storici.

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Le Destinazioni in real-time: l’estate 2022 in Riviera Veneta

Con Riviera Veneta si intende il lungo tratto di costa sabbiosa che va da Sottomarina (Comune di Chioggia) a Bibione (Comune di San Michele al Tagliamento), interrotta al centro dalla laguna di Venezia. È una destinazione nata (e cresciuta) con il turismo di massa del secondo dopoguerra, poco conosciuta ai tempi del turismo d’élite. Durante gli anni ’60 ha vissuto il suo periodo di maggiore crescita e ancora oggi è una destinazione molto popolare: nel 2019 raggiunse i 23,7 milioni di presenze turistiche, poco meno della sua vicina rivale, la Riviera Romagnola (29,9 milioni). La principale differenza tra le due è la composizione della domanda: sebbene entrambe abbiano una forte vocazione per il turismo familiare, il mercato turistico della Riviera Veneta ha sempre avuto una quota di turismo straniero più alta, grazie soprattutto alla vicinanza di Venezia. Nel 2019 i turisti stranieri rappresentavano il 46,7% delle presenze della Riviera Veneta contro il 23,7% della Riviera Romagnola.

 

LA SOLIDITÀ DEL MERCATO DOMESTICO. La Riviera Veneta è classificabile come una destinazione matura: dopo una prima fase di sviluppo negli anni ’60 ha vissuto una nuova fase di crescita negli anni ’90 e 2000, ma negli ultimi sette anni i tassi di crescita sono rimasti sostanzialmente stazionari. Dal 2014 al 2019 le presenze turistiche sono passate da 23,0 a 23,7 milioni di presenze, con un tasso medio annuo del +0,57%, con la miglior performance di Chioggia (+1,9%).

Gli eventi del 2020 hanno travolto la Riviera Veneta causando la perdita del 45,9% delle presenze (10,9 milioni); mentre la Riviera Romagnola perdeva il 41,5% (12,4 milioni). Nonostante l’importante quota di turismo straniero la rendesse più vulnerabile delle destinazioni a vocazione domestica, la Riviera Veneta ha saputo limitare i danni proprio grazie ai turisti italiani: rispetto al 2019 si registra un -63,1% delle presenze straniere e solo un -8,8% delle presenze nazionali.

Nel Comune di Cavallino-Treporti le presenze sono rimaste addirittura invariate (+0,3%), mentre a Caorle sono diminuite solo del 3,4% e a Chioggia del 5,6%. Rispettivamente, le variazioni delle presenze straniere sono state: Cavallino-Treporti (-59,3%), Caorle (-66,9%), Chioggia (-59,5%). 

L’ESTATE 2022. Oggi la Riviera Veneta, come tutte le atre destinazioni balneari italiane, guarda con speranza alla stagione estiva, per cercare di recuperare quanto perduto. I turisti hanno già iniziato a cercare pernottamenti negli alberghi della Riviera, ma la domanda per i mesi estivi non è ancora forte. Le ricerche fatte negli ultimi trenta giorni (19 gennaio-20 febbraio) per i mesi estivi hanno un tasso di crescita molto basso, ossia del +0,5% medio giornaliero.

La stagionalità non è ancora molto evidente: anche se il primo sabato di agosto è il giorno che riceve più richieste, la domanda è abbastanza omogenea tra i mesi estivi; tranne che per il mese di settembre, dove la domanda di posti letto è sensibilmente più bassa.  La maggior parte delle ricerche ha come check-in il sabato, un dato da non leggere come una prevalenza di viaggi nei weekend, ma piuttosto una tendenza comune delle strutture ricettive ad organizzare le prenotazioni con soggiorni settimanali. La permanenza media, infatti, è di 7,8 notti, rispetto alle 6,8 della Riviera Romagnola.

 

FAMIGLIE, COPPIE E GRUPPI. La domanda di pernottamenti proviene principalmente dal segmento delle famiglie, le quali rappresentano il 53% del totale delle ricerche. Le coppie rappresentano il 28% ma c’è da sottolineare una quota del 18% rappresentata dai gruppi (da sei persone in su). La distribuzione dei cluster non è molto differente tra italiani e stranieri ma lo è tra i diversi Comuni della Riviera. I Comuni di San Michele al Tagliamento, Cavallino-Treporti ed Eraclea sono quelli che ricevono più ricerche da parte delle famiglie; mentre invece i Comuni di Jesolo e Caorle ricevono ricerche soprattutto dalle coppie. Chioggia è la meta preferita dai gruppi mentre nelle altre città le richieste sono molto basse.

 

ITALIANI E STRANIERI. Gli stranieri stanno recuperando la loro quota di mercato: il 77,5% delle ricerche degli ultimi trenta giorni provengono da Paesi esteri, mentre il restante 22,5% dal mercato domestico. Al primo posto tra i turisti più interessati a pernottare nella Riviera Veneta ci sono i tedeschi (100; numero indice), seguiti dagli italiani (67) e austriaci (54). Le altre nazionalità hanno un numero indice inferiore a 20.

Le ricerche dei tedeschi provengono principalmente dalle famiglie (100) e poco dalle coppie (41) o dai gruppi (36). Hanno una permanenza media molto alta, di circa 9,5 notti, e cercano soggiorni soprattutto per agosto e settembre. Gli italiani, invece, hanno una permanenza media di 8,3 notti e preferiscono i mesi di giugno e luglio. Anche in questo caso il cluster delle famiglie è il più forte (100) rispetto a coppie (53) e gruppi (30). Anche gli austriaci preferiscono il mese di luglio e, insieme ai tedeschi, sono gli unici che stanno già cercando pernottamenti per settembre. Hanno una permanenza media decisamente più bassa (6,8 notti) e il cluster principale è sempre quello delle famiglie.

 

 

 

 

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Ogni giorno, Lybra analizza milioni di set di dati – dati raccolti da migliaia di PMS di hotel e dati di ricerca di voli da un motore di prenotazione leader nel metasearch – per aiutare gli albergatori a “guardare avanti per capire meglio il presente”; in altre parole, Lybra aiuta gli albergatori a capire la domanda futura per la loro destinazione di riferimento e dà loro gli strumenti di revenue management e le intuizioni necessarie per massimizzare prenotazioni ed entrate.

L’obiettivo di Destination è di dare agli albergatori e alle DMO una visione più ampia sulle notizie e sulle tendenze del turismo nelle diverse regioni del mondo. Destination produce settimanalmente dei Travel Demand Reports, che condividono gli sviluppi del turismo per un paese/regione specifica e analizzano come le notizie di viaggio di una specifica regione influenzano la domanda turistica. Segui Destination su LinkedIn per avere accesso ai prossimi Travel Demand Reports, che vengono pubblicati ogni martedì.

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Il Travel Data Lake del Gruppo Zucchetti raccoglie e gestisce milioni di ricerche di alloggi ogni giorno. Grazie a questi, è possibile avere una panoramica statisticamente significativa della futura domanda turistica ed estrarre informazioni preziose sul profilo dei viaggiatori. Il sistema raccoglie in forma anonima le ricerche di soggiorno effettuate dai viaggiatori attraverso i CRS del gruppo Zucchetti, fornendo una previsione accurata della domanda alberghiera (periodo, destinazione, durata del soggiorno, ecc.). Zucchetti è la più grande software house italiana: con oltre 40 anni di esperienza, nel 2021 conta più di 700.000 clienti, un fatturato di oltre 1,3 miliardi di euro e un gruppo di oltre 8.000 persone. Grazie alla sua divisione Hospitality, che fornisce strumenti digitali a oltre il 50% delle strutture ricettive in Italia, nel 2020 Zucchetti ha sviluppato il Travel Data Lake, il più grande hub predittivo in Italia, con l’obiettivo di centralizzare i dati previsionali provenienti dal Booking Engine del gruppo.

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