Nel Calendario turistico, Ottobre è il mese dedicato al rimescolamento delle carte. Mentre le città d’arte lavorano a pieno ritmo, le destinazioni balneari chiudono la stagione con gli ultimi turisti e quelle montane iniziano a preparare la stagione invernale. La realtà è un po’ più complessa di questa scena, ma è chiaro che turisticamente parlando, quel che ci si aspetta dal mese di Ottobre dipende dai punti di vista.
Una delle poche certezze è che l’autunno, dopo i mesi primaverili, è il periodo preferito dagli stranieri per visitare l’Italia. Secondo i dati sulle ricerche di pernottamenti fatte nel mese di Agosto, i turisti stranieri rappresentano ben il 77% della domanda italiana. A quanto pare, i turisti più interessati a venire in Italia ad Ottobre sono gli statunitensi, al primo posto della classifica con il 24% di share. Ci stupisce positivamente vedere ancora gli statunitensi al primo posto, non solo perché era considerato il mercato difficile da “recuperare”, ma anche perché ha una quota di mercato quasi doppia rispetto ai nostri affezionati tedeschi (13%). A seguire, ci sono ancora i mercati di corto raggio: Belgio (8%), Regno Unito (7%), Francia e Svizzera (5%). Per altri mercati di lungo raggio bisogna scendere al 10° e 11° posto, con Brasile e Canada.
Tutto questo interesse da parte degli stranieri è sicuramente molto positivo, soprattutto considerando i timori di inizio anno, ma analizzando i dati e cercando di capire dove vorrebbero andare questi turisti, sono emersi i veri limiti dell’inbound del nostro Paese.
Di seguito, sono stati analizzati nel dettaglio i dati di viaggio dei primi cinque mercati esteri interessati all’Italia, che da soli rappresentano ben il 69% della domanda estera. Ebbene, emerge che in Italia abbiamo ancora un forte problema di concentrazione dei flussi. Quasi la metà di tutte le ricerche di pernottamento sono state fatte per i 7 luoghi più iconici d’Italia. In ordine sparso: Lago di Garda, Roma, Firenze, Venezia, Costiera Amalfitana, Penisola Sorrentina, Chianti. Potrebbe sembrare un risultato scontato, considerando la notorietà dei luoghi, ma il fatto che la domanda estera si concentri in sette destinazioni (considerando che in Italia ne abbiamo circa duecento) non è proprio un dato positivo.
E non lo è soprattutto quando la domanda di un mercato è concentrato su poche destinazioni. Gli statunitensi e i tedeschi (i nostri mercati più importanti, al momento), stanno cercando pernottamenti quasi esclusivamente per il Lago di Garda. Per gli statunitensi la domanda per il Lago di Garda (100, Index Number) raddoppia la seconda in classifica (Roma, 49). Per i tedeschi la concentrazione è ancora maggiore, considerando al primo posto il Lago di Garda (100) e la Costa degli Etruschi (23).
D’altra parte, dai dati emerge anche un’altra Italia, quella che solitamente ha una quota minore di turismo internazionale e che, invece, è oggetto di ricerca di tanti turisti.
Oltre alle mete più conosciute, i turisti stranieri stanno cercando pernottamenti anche per destinazioni meno note al mercato estero: nella Top 20 degli statunitensi emerge indubbiamente il Salento, una meta non proprio usuale per questo mercato. C’è da dire che la Regione Puglia ha investito molto nella promozione dei suoi territori, attraverso numerose campagne promozionali, che sicuramente hanno contribuito alla riconoscibilità di questo luogo. Tra le altre destinazioni, emerge una buona domanda estera anche il Lario Comasco, Terme e Colli Euganei, la Ciociaria, la Riviera delle Colline nelle Marche, il Cilento. Poco rappresentate, invece, le destinazioni del sud Italia, soprattutto per quanto riguarda la costiera adriatica: la domanda estera è estremamente bassa per tutto il tratto di costa che va dal Conero al Gargano. Molto bassa la domanda estera anche per tutta l’area della Calabria e della Basilicata.