L’Estate Italiana: Capri regina delle destinazioni balneari ma pochi stranieri sulle coste

Benvenuti a L’Estate Italiana, il piccolo format di Destination che ci accompagnerà in queste settimane, offrendo una prospettiva sulla stagione estiva attraverso gli occhi dei consumatori. In questa avventura metteremo in classifica l’offerta italiana mettendoci dall’altra parte della cattedra, ascoltando le voci dei turisti per comprendere appieno le trasformazioni che il turismo sta vivendo. Per stilare la classifica, terremo conto dei dati relativi che considerano le diverse capacità ricettive delle destinazioni in esame.

In questo primo articolo parleremo delle affascinanti destinazioni balneari del nostro Paese, così diverse tra loro che potrebbero essere suddivise in categorie specifiche, e di come sono percepite dai turisti del 2023.

1° posto: l’eterna Capri

Al primo posto della classifica si erge la leggendaria isola di Capri, indiscussa meta preferita dei turisti per l’estate. Non sorprende affatto, poiché Capri mantiene un’attrattiva senza tempo. Tuttavia, definirla semplicemente una meta balneare sarebbe riduttivo, poiché qui si vive un’esperienza ben oltre la classica immagine di telo sulla spiaggia e relax. Capri è un frizzante vortice di persone che si muovono attraverso i suoi pittoreschi vicoli, con lussuosi negozi e yacht che solcano l’orizzonte, feste esclusive e una vivace vita mondana. Non è un caso che ben l’86% dei visitatori provenga dall’estero, e tra di essi gli statunitensi si distinguano come una delle nazionalità dominanti, contribuendo a consolidare la fama di Capri come meta ambita per le vacanze estive.

2° posto: Riviera Veneta

Cambiando totalmente area geografica, ci spostiamo verso il nord est dell’Italia, dove la Riviera Veneta si guadagna il secondo posto nella nostra classifica delle mete balneari più desiderate. Rispetto a Capri, qui l’offerta ricettiva è molto più ampia: secondo i dati Istat, la Riviera Veneta vanta circa 60.000 posti letto alberghieri, rispetto ai 3.500 di Capri. Grazie a valutazioni relative, possiamo confrontare destinazioni con capacità ricettive diverse, ma è fondamentale considerare le differenze, soprattutto quando sono significative.
A differenza di Capri, le vacanze nella Riviera Veneta tendono ad essere più lunghe, con una media di 5,7 giorni di permanenza (LOS, Length Of Stay), rispetto ai 4,1 giorni di Capri. Qui, infatti, il turismo si distingue per una modalità completamente diversa: il turismo familiare assume un ruolo predominante, con lunghe spiagge e attività ricreative al centro dell’esperienza. Un aspetto unico della Riviera Veneta è rappresentato dal fatto che è l’unica tra le prime 15 destinazioni ad avere il mercato tedesco al primo posto, con una quota del 18,5%, mentre il mercato statunitense si posiziona al terzo posto con il 14,1%.

3° posto: le Cinque Terre

Al terzo gradino del podio, troviamo un’altra destinazione che sfida la definizione tradizionale di meta balneare: le Cinque Terre. Qui, l’attrazione principale non sono chilometri di spiagge bianche e ombrelloni a perdita d’occhio, ma i suggestivi borghi arroccati sul mare e le calette nascoste da scoprire in escursioni avventurose. È una meta vissuta (anzi, travolta) da un turismo prevalentemente escursionistico.

Il turismo che soggiorna nelle Cinque Terre è prevalentemente straniero, con una pressione della domanda estera che rappresenta ben il 96,3% del totale. Le Cinque Terre sono l’unica destinazione tra le prime 15 in cui il mercato italiano non raggiunge nemmeno il podio. Gli Stati Uniti (28,2%), il Regno Unito (17,3%) e la Spagna (12,6%) sono i mercati più attivi e interessati a questa affascinante area.

Le altre punte di diamante del litorale italiano

La classifica delle top 15 destinazioni balneari italiane per l’estate 2023 abbraccia tutta l’Italia, ma si notano delle grandi assenze. Gli esperti del settore sanno già come interpretare questa situazione: mancano all’appello le destinazioni balneari del Lazio e, soprattutto, della fascia adriatica, dalle Marche al Molise. Inoltre, mancano anche le mete ioniche della Basilicata e della Calabria.

 

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