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I grandi eventi sono spesso etichettati come catalizzatori per l’attrazione turistica fuori stagione e vengono automaticamente intesi come armi di destagionalizzazione. Creano un’ondata di entusiasmo, portano i visitatori in città anche durante i mesi più tranquilli e sembrano trasformare le strade in luoghi effervescenti di attività. Tuttavia, l’effetto di tali eventi sulla stagionalità turistica non è una formula diretta e dipende da molteplici fattori come il tipo di evento, la sua regolarità, le tendenze correnti, l’organizzazione e l’accessibilità, tra gli altri.

In questo contesto, Viareggio e il suo celebre Carnevale emergono come un esempio brillante di come un evento possa influenzare positivamente il turismo nei mesi tradizionalmente più calmi. Viareggio, una località principalmente conosciuta per le sue spiagge, si trasforma durante l’inverno grazie all’abilità dei suoi artisti e artigiani, attirando enormi folle.

La domanda turistica del Carnevale

Valutare l’impatto di tali eventi non è sempre semplice. Da turisti, possiamo essere ingannati dalle strade affollate, pensando che l’evento abbia un grande impatto sul turismo locale. Tuttavia, da professionisti del settore, dobbiamo chiederci: quanti di questi sono veri turisti e quanti lasceranno la città dopo poche ore? Quanti organizzano brevi vacanze per partecipare all’evento e visitare la località, e quanti sono semplici escursionisti? L’evento è davvero in grado di modificare il profilo stagionale della destinazione?
Per rispondere a queste domande, ci affidiamo ai dati del Travel Data Lake, che aggrega informazioni dai sistemi di prenotazione del Gruppo Zucchetti. Dai grafici forniti, emerge che la domanda di soggiorni a Viareggio è molto concentrata nei weekend di febbraio, coincidenti con il Carnevale, mentre in altre settimane la richiesta cala notevolmente. Le prenotazioni per il Carnevale rappresentano il 41,0% del totale nel periodo considerato, una percentuale che sale all’81,0% se consideriamo solo i turisti italiani. Sorprendentemente, nonostante un forte interesse internazionale per Viareggio, la domanda estera rimane costante, senza picchi durante il Carnevale.

Il Carnevale supera il Capodanno

Un confronto sorprendente emerge tra il Carnevale 2024 e il Capodanno. Analizzando le ricerche di pernottamento degli ultimi mesi (precisamente dal 1° settembre 2023 al 9 gennaio 2024), il Carnevale ha superato il Capodanno in termini di richieste da parte dei turisti. Mentre per il Capodanno si registrano 6,5 mila ricerche di pernottamento, per il Carnevale il numero sale a 11,2 mila. Questo non solo dimostra la popolarità dell’evento ma anche il suo potenziale nell’attrarre un numero maggiore di turisti pernottanti.
Oltre all’inaspettato sorpasso, bisogna considerare che la domanda turistica cambia anche sensibilmente tra i due eventi. Basti citare il modo in cui i visitatori pianificano il loro soggiorno a Viareggio: per il Capodanno, il 60% delle richieste arriva con solo 21 giorni di anticipo, mentre per il Carnevale, la pianificazione inizia almeno due mesi prima.

 

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