In una svolta sorprendente per il mondo del turismo, uno studio di ENIT, presentato di recente al World Travel Market di Londra, ha svelato che l’Italia è diventata la meta più ambita per i turisti inglesi quest’anno. Nonostante le sfide causate dalla pandemia e dalla Brexit, sembra che il richiamo irresistibile dell’Italia abbia conquistato il cuore dei viaggiatori britannici.
Alla ricerca del nord
Le analisi dei dati delle ricerche di pernottamento effettuati da aprile a giugno hanno rivelato una chiara preferenza degli inglesi per il Nord Italia. Le destinazioni più amate si trovano principalmente nel Nord est del paese, ma, in generale, gli inglesi optano per una vasta gamma di esperienze tra laghi, città culturali, mare e montagna.
Il Lago di Garda si posiziona al vertice della classifica, con la costa del Garda Veneto come la più ambita, seguita dal Garda Lombardo. Venezia conquista il secondo posto, sottolineando non solo la sua accessibilità, ma anche il suo ruolo chiave nel rendere il Veneto la regione italiana più desiderata. Questo si traduce in un impressionante 1.486.304 di ricerche di pernottamento in soli tre mesi, posizionando il Veneto al primo posto nella classifica generale delle ricerche.
Icone culturali al primo posto: la top 10 delle preferenze
Le città d’arte italiane non sono da meno nella corsa al cuore degli inglesi. Per la primavera-estate, Venezia si piazza al secondo posto, seguita da Roma al sesto e Firenze al nono. Queste città non solo sono accessibili, ma fungono anche da tappe obbligatorie per i turisti, soprattutto quando si tratta di creare itinerari multidestinazione.
Tuttavia, la Top 10 rivela un’interessante inclinazione: gli inglesi sembrano prediligere luoghi iconici, indicando forse un gusto limitato per l’avventura e una preferenza per le mete già note.
Pianificazione last-minute e buona permanenza media
Uno degli aspetti più intriganti è la pianificazione dei viaggi da parte degli inglesi. Con una finestra media di soggiorno di soli 25.5 giorni, sembra che stiano abbracciando l’arte del “last-minute”, conferendo ai loro itinerari una dose di suspense e spontaneità.
La permanenza media di 3.9 giorni varia notevolmente tra le destinazioni, con soggiorni più lunghi sulle coste e più brevi nelle città d’arte. Questo è in linea con la tendenza dei turisti inglesi a optare per viaggi multi-destinazione, concedendosi pochi giorni per esplorare una città e decidendo altre tappe “all’ultimo momento”.
In conclusione, gli inglesi stanno riportando l’Italia al centro del palcoscenico turistico, con una predilezione per il Nord del paese e una modalità di viaggio che unisce stile, spontaneità e un tocco di avventura. Resta da vedere come questa tendenza evolverà nel prossimo capitolo di questa avvincente storia di viaggio.