L’arrivo della primavera è sempre stato un momento atteso nel settore turistico italiano, segnando l’inaugurazione ufficiale della stagione delle vacanze. Quest’anno, tuttavia, l’ansia legata alle previsioni è stata particolarmente palpabile, data l’incertezza meteorologica che continua a influenzare il successo della bassa stagione primaverile. Se c’è qualcosa di certo in questo periodo sono le festività e i ponti che offrono l’opportunità di viaggiare, ma il 2024 non ha avuto un avvio spumeggiante: una Pasqua tardiva ha fatto registrare una domanda primaverile inferiore alle attese. Esaminando i dati in tempo reale sulla domanda turistica, emergono ulteriori sfide che attendono gli operatori del settore.
Il “ponte” del 25 aprile primeggia sul primo maggio
Che sia il capriccio del tempo o la posizione peculiare delle festività nel calendario, sembra che il ponte del 25 aprile abbia goduto di maggiore popolarità rispetto a quello del primo maggio. Analizzando i dati provenienti da circa duecento destinazioni turistiche italiane, emerge una netta preferenza per il viaggio tra il 24 e il 25 aprile, soprattutto tra i turisti nazionali. Questo trend si è manifestato uniformemente in tutte le regioni della penisola, con poche variazioni. In alcuni luoghi, la richiesta per il ponte del 25 aprile ha superato di gran lunga quella del primo maggio, mentre in altri, come Roma, la differenza è stata meno marcata.
Maggio: un risveglio con tendenza last minute
I dati aggiornati sulla domanda turistica fino al 5 maggio evidenziano una ripresa significativa nelle richieste di soggiorni per il mese di maggio. Molte destinazioni turistiche italiane hanno registrato un rallentamento nelle prenotazioni, soprattutto da parte dei turisti stranieri, nel mese di marzo. Analizzando i grafici del trend della domanda, si nota che se inizialmente i viaggi per maggio erano pianificati all’inizio dell’anno, le prenotazioni hanno subito un calo sensibile nel mese di marzo. Tuttavia, le ultime settimane hanno portato buone notizie: una forte ripresa della domanda a partire da aprile, soprattutto per le città d’arte.
Per fine mese una domanda più concreta
Mentre per le vacanze delle prime due settimane di maggio i turisti hanno preferito un approccio last minute, per le ultime due settimane del mese sembra che la tendenza sia diversa. Le intenzioni di viaggio dal 20 al 31 maggio mostrano una finestra di prenotazione più estesa. Forse motivati da una maggiore fiducia nel miglioramento delle condizioni climatiche, le ricerche di pernottamento per la fine del mese sono più costanti, indicando un possibile rafforzamento della domanda nei prossimi giorni.
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